INFLUENCER SÌ, INFLUENCER NO, INFLUENCER GNAMME…
Influencer marketing

Come consulente di comunicazione, capita spesso che mi venga chiesto di sviluppare una strategia di influencer marketing, e altrettanto frequentemente noto una certa confusione al riguardo. Oggi vorrei provare a fare chiarezza sulla questione, focalizzandomi sul mondo degli influencer, senza entrare troppo nel merito degli ultimi casi di cronaca, ma semplicemente con alcune considerazioni che spero possano aiutare a fare luce su un argomento tanto amato quanto frainteso.

Una strategia di influencer marketing da sola non basta

Per cominciare, voglio sottolineare un aspetto fondamentale: una strategia di influencer marketing non supportata da altre attività di comunicazione non è sufficiente. Pur essendo uno strumento potentissimo, non copre tutte le sfaccettature necessarie per una comunicazione efficace e duratura. Ecco alcuni motivi per cui è importante adottare un approccio più integrato:

Diversificazione dei canali
Una strategia di comunicazione vincente non si limita a un solo canale, in questo caso quello degli influencer. È essenziale includere anche altri strumenti come la creazione di contenuti originali, le media relations, le relazioni pubbliche e, ovviamente, la pubblicità tradizionale. L’obiettivo è costruire un ecosistema comunicativo robusto, che consenta al brand di raggiungere il pubblico attraverso vari punti di contatto.

Reputazione e credibilità
Prima di lanciarsi nel mondo dell’influencer marketing, un brand dovrebbe aver già messo a punto una strategia di comunicazione solida, che preveda la creazione di una buona reputazione attraverso altre attività, ad esempio di ufficio stampa. Questo è essenziale per garantire una visibilità duratura e credibile, che possa poi supportare e amplificare le collaborazioni.

Risultati a breve termine vs. valore duraturo
Le campagne con gli influencer tendono a generare risultati rapidi, come un’impennata di visibilità o vendite. Tuttavia, i benefici a lungo termine non sono sempre garantiti. Se un brand si concentra solo sull’aspetto temporaneo e virale della collaborazione, rischia di trascurare la costruzione di una relazione solida e duratura con il pubblico, che è alla base di una strategia di comunicazione efficace.

Autenticità
Se il pubblico percepisce che una collaborazione con un influencer è puramente una questione di pagamento e non c’è una vera affinità tra il brand e l’influencer, la fiducia potrebbe venire meno. Gli utenti sono sempre più sensibili ai contenuti sponsorizzati, e se l’influencer non appare autentico nel promuovere il brand, si rischia una reazione negativa.

Come selezionare gli influencer giusti

Ma allora, come fare per selezionare al meglio gli influencer con cui collaborare? Ecco alcuni passaggi che mi aiuto a seguire.

Concludendo

In sintesi, una campagna di influencer marketing, se inserita nel contesto di una strategia di comunicazione più ampia, può davvero fare la differenza. Tuttavia, è fondamentale che il brand selezioni con cura gli influencer giusti, prestando attenzione non solo ai numeri, ma alla coerenza, all’autenticità e alla relazione che hanno con il suo pubblico. La comunicazione non è solo marketing: è una questione di fiducia, affinità e, soprattutto, valore duraturo.